I l 14 maggio era, tanto per cambiare, una giornata piovosa di questa stramba primavera del 2024. Ma gli ex allievi della Scuola Inapli (oggi Apro) sono arrivati ugualmente e puntualmente per la foto ricordo davanti al murale appena installato del fondatore della scuola, don Gianolio. Non era stata sparsa la voce, altrimenti gli ex allievi Apro/Inapli sarebbero stati davvero tanti e tanti di più. Un toccante segno di gratitudine e ammirazione, ma soprattutto in questa giornata si respirava vivo il ricordo degli insegnamenti di una figura autorevole e paterna. Così la foto “storica” (che vedrete sul prossimo speciale di IDEA) è stata fatta tra battute, ricordi commossi e analisi delle tante ragioni che rendono tuttora attuale questa figura di sacerdote e uomo sociale. Tra queste c’è indubbiamente il carisma, quella dote non definibile, quella virtù non conseguibile con metodi razionali. Quella capacità forse innata. Poi la sua intelligenza nell’immaginare servizi di trasporto collettivo che restituissero ogni sera le persone impiegate nell’industria alla loro terra, evitando così la perdita irreparabile dell’emigrazione. La capacità di Don Gianolio fu immergersi nel presente. Nel presente di allora che chiedeva formazione professionale per far uscire da una vita misera le giovani generazioni. Ma è anche e soprattutto nel presente attuale che si manifesta la lungimiranza della visione di Don Gianolio. Se l’Albese e il Cuneese possiedono oggi, oltre a un’agricoltura fiorente, anche l’orgoglio di tante Imprese avanzate, meccaniche, elettroniche, tecnologiche e non di rado esportatrici sui mercati mondiali è perché Don Gianolio pensò con ampio anticipo a creare una scuola che fornisse i tecnici necessari. 

Proseguono intanto i preparativi per il Premio Ancalau del decennale in programma il 23 giugno a Bosia. I banchi che faranno da cornice animata al Premio Ancalau del Decennale, in programma il 24 giugno a Bosia, sfiorano il tutto esaurito. «Abbiano ancora qualche spazio per espositori veramente eccellenti» dice il sindaco Ettore Secco al quale si rivolgono gli artigiani e gli agricoltori che ogni anno espongono nelle vie del piccolo comune i loro prodotti in una mostra mercato dal sapore di casa ma non priva di sorprendenti invenzioni degne del paese degli “ancalau”, parliamo di Bosia, che vanta un passato con un numero di inventori veramente fuori misura. La forza del Premio Ancalau è proprio quella di nascere da un’idea “pertinente” ovvero da una tradizione autentica degli abitanti di Bosia che in passato furono appunto in sorprendente numero inventori, innovatori, imprenditori, trasgressori creativi di regole stantie. È di Bosia una delle più rilevanti imprese del settore dei bachi da seta, nacque a Bosia Cesare Magliano, pioniere della rinnovata cucina di Langa. Un bosiese inventò l’ammortizzatore a olio, un altro la macchina per sgranare i fagioli e tanti altri. 

Le Poste Italiane, l’unico servizio pubblico presente in ogni angolo del Paese, dedicheranno al decimo Premio Ancalau uno speciale annullo postale celebrativo che potrà essere apposto nello stand Poste Italiane sulle cartoline che riproducono i 10 murali dell’artista Silver Veglia dedicati ai «Grandi di Langa». «Con il decimo murale dedicato a Don Gianolio possiamo dire completata la creazione di un’attrazione turistico-culturale per il Comune di Bosia – dice Silvio Saffirio, presidente dell’Associazione culturale Ancalau -. D’ora in poi si vedrà in base alla disponibilità di spazi ma l’operazione ha ora raggiunto una massa critica sufficiente per essere offerta alla visita di un turismo culturalmente curioso». 

Chi intende partecipare al premio Ancalau 2024 può inviare una presentazione della propria idea nella forma più concisa ed efficace possibile esclusivamente all’indirizzo mail pre- mioancalau@gmail.com entro e non oltre le ore 24 di domenica 2 giugno 2024.