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«Anostra» vince il Premio Ancalau “start-up giovani” 2023

Si chiama «Anostra» ed è un sistema che combina hardware e software per permettere la guida autonoma sulle macchine agricole tradizionali. L’operatore può programmare su una mappa le lavorazioni da eseguire e delimitare le aree in cui effettuarle, calcolando quindi i movimenti necessari. È questa la startup che ha vinto la nona edizione dell’Ancalau, mi premio nato a Bosia, sulle colline dell’Alta Langa cuneese, per dare visibilità e incoraggiare lo spirito creativo delle nuove generazioni e la capacità di ideare progetti di start up innovative, purché siano sviluppabili su basi imprenditoriali.
Ideato in forma indipendente da un team di tre informatici e un ingegnere meccanico laziali e abruzzesi, «Anostra» ha convinto la giuria presieduta dall’imprenditore Oscar Farinetti e composta, tra gli altri, dal presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna, aggiudicandosi un assegno di 10 mila euro messo in palio da Eataly.
«Siamo felicissimi di aver visto riconosciuto il nostro lavoro – dice Giuseppe Castellitto, – ingegnere meccanico giunto in Alta Langa dalla Ciociaria laziali insieme a Tiziano Lombardi -. Il nostro obiettivo è quello di rivoluzionare il mondo dell’agritech dando la possibilità di guida autonoma anche ai mezzi già in uso, a prezzi accessibili. Useremo questi soldi per sviluppare al più presto il nostro prototipo».
Per il presidente Farinetti, «è stato premiato un progetto che ha caratteristiche di solidità e fattibilità molto chiare, ma anche una buona dose di utopia in un campo vasto e profondamente legato al nostro mondo, con la convinzione che il futuro dell’Italia è nell’agricoltura biologica».
PROSSIMO APPUNTAMENTO: BOSIA (CN) – 23 GIUGNO 2024
ANCALAU COSA VUOL DIRE?
“Ancalau” è una parola del dialetto dell’Alta Langa che non trova una diretta traduzione in italiano. Indica colui che vince la timidezza, colui che osa. Insomma qualcuno che mette da parte la naturale ritrosia e rischia, innova, intraprende. “Ancalau” è lo spirito delle popolazioni dell’Alta Langa, che trova nel piccolo paese di Bosia un’ancor viva tradizione, radicata nella cultura e nelle vicende di una popolazione che vide nel XVII secolo il proprio villaggio, i propri beni, i propri cari, le proprie case, la Chiesa, il Castello, travolti da un’immane frana e seppe cominciare da capo, ricostruendo con ostinazione e sacrificio il proprio paese. Nasce forse da qui la fama degli “Ancalau di Bosia”, piccolo borgo che ha dato poi nel tempo i natali a un sorprendente numero d’inventori e innovatori. Bosia ospiterà domenica 18 giugno 2023 la settima edizione del Premio Ancalau “Start Up Giovani”, organizzato fin dall’origine in stretta collaborazione con Eataly e supportato oggi anche da Banca d’Alba, dal quotidiano La Stampa, dalla Fondazione CRC, dalla Rivista Idea e da Fontanafredda. Nel volgere di pochi anni intorno al Premio Ancalau è fiorita una autentica costellazione coerente di altri eventi e di stimolanti occasioni di incontro che richiamano e coinvolgono ad ogni edizione un pubblico sempre più numeroso e attento in una giornata serena e festosa nell’ambiente unico dell’Alta Langa.
I NOSTRI VALORI
Think local, act global.
I VINCITORI DELLE PRECEDENTI EDIZIONI
Il successo non viene solo con la vittoria ma talvolta anche già col voler vincere.

ANOSTRA
Sistema che combina hardware e software per permettere la guida autonoma sulle macchine agricole tradizionali,
progetto sviluppato da:
Giuseppe Castellitto, Tiziano Lombardi, Matteo Ricci e Andrea Perelli

T-REM3DIE (Tendon REpair MEdical DevIcE)
Progetto sviluppato da un giovane team di ingegneri del Politecnico di Torino, tra i quali
Mariana Rodriguez Reinoso, Marco Civera e Vito Burgio.

Mauro Musarra, Matteo Tarantino, Giovanni Cioffi,
Antonino Geraci, Emanuele Gusso, Fabio Frattin

Alma De Luca e Francesca Castrignanò

Andrea Benedetti

Andrea e Luca Elegir

Lisa Ciccarelli

Alice Giusto e Guillermo Lujan
Premio Ancalau, promuove progetti che si ispirano al principio dell’universalità italiana, patria d’origine di tante idee di successo mondiale, dove l’ispirazione locale costituisce non un limite bensì il valore più efficace per una proiezione globale di successo. In un mondo come quello attuale occorre immaginare in grande, fin dalla partenza, lo sviluppo di un progetto. Poi occorrerà mantenere i piedi per terra e attuarlo con determinazione e insieme prudenza, passo dopo passo e con i necessari aggiustamenti. Il Premio Ancalau vuole stimolare le visioni innovative e al tempo stesso valorizzare quello scetticismo costruttivo, quel “pensare in grande senza mai montarsi la testa”, così tipico delle genti delle Langhe.
È essenziale che siano permeati da un concreto spirito imprenditoriale. Un chiaro e realistico business-plan è naturalmente indispensabile. Non è però con elementi contabili, peraltro sempre opinabili, che si vince nella vita come nell’Impresa, ma con un insieme di doti: chiarezza di visione, capacità di coinvolgimento, realismo impietoso e… una ragionevole dose di azzardo.
Queste sono le qualità che devono emergere dai progetti presentati al Premio Ancalau.
Originalità e Fattibilità sono i due principi-guida. Ai quali se ne aggiunge un terzo: la Comunicabilità. I progetti dovranno essere facilmente spiegabili e capaci di coinvolgere il pubblico. Infatti, è prevista una presentazione competitiva dei progetti finalisti scelti, a Bosia alla presenza di una Giuria di esperti e di un folto pubblico.