I due fotografi hanno saputo testimoniare storie e protagonisti di un intero territorio. Saffirio: «Un riconoscimento speciale»
Conto alla rovescia per la giornata degli “Ancalau” che il 18 giugno a Bosia, piccolo centro dell’Alta Langa, assegnerà il riconoscimento al progetto di impresa creato da giovani che più di ogni altro saprà incarnare lo spirito di chi sa osare, rischiare e innovare. All’appuntamento attesissimo del “Torneo delle idee” che ospiterà la disfida tra le cinque “Start Up Giovani” dai 18 ai 35 anni finaliste del Premio, in quello che sarà il momento clou della lunga giornata boisese, Rivista IDEA (media partner del Premio Ancalau) si affiancherà con la consegna da parte dell’editore Carlo Borsalino della prestigiosa Targa IDEA “Personaggi di Langa” ai fotografi di Langa Bruno Murialdo e Severino Marcato.
Spiega Silvio Saffirio, fondatore di una delle più importanti agenzie pubblicitarie italiane e anima nonché ideatore del Premio Ancalau con il sindaco di Bosia, Ettore Secco, e Oscar Farinetti, ideatore di Eataly: «La Targa Idea “Personaggi di Langa” quest’anno verrà data nell’intervallo del Premio Ancalau “Start Up Giovani”. Durante questo intervallo (10 minuti circa) la Giuria (che decreterà il progetto vincitore del bando “Start Up Giovani”, ndr) si isola nel prato all’esterno per decidere chi premiare e Carlo Borsalino consegnerà il riconoscimento a Bruno Murialdo, fotografo di notevole valore e testimone dell’evoluzione del territorio e della sua gente, e a Severino Marcato, un religioso molto stimato, fotografo fedele anche lui del mondo di Langa».
È dal 2018, anno di nascita della Targa IDEA, che il nostro settimanale incorona gli espositori più “ancalau” della rassegna “Alta Langa in vetrina” che, sin dagli esordi, accompagna e accoglie i visitatori a Bosia nei giorni della manifestazione. A ritroso, nel 2022 è stato attribuito a Oscar Farinetti, espositore in senso lato e ancalau per eccellenza, che ha portato nel mondo le eccellenze e i prodotti delle terre di Langa. Nel 2021, ritirato dalla figlia Paola, fu conferito all’azienda di Giuseppe Canobbio, il re delle torte di nocciola di Cortemilia scomparso nello stesso anno. Salto di un anno a causa della pandemia, nel ‘19 a ritirare la Targa fu Carolina Vailati che con il marito Gioel Terlizzi conduce il laboratorio di affilatura “L coltel” che i coniugi trasferirono a Bosia da Bardonecchia ottenendo un successo in cui non osavano sperare, iniziando collaborazioni con chef stellati. Un anno prima toccò ai coniugi Paola Faussone e Luciano Recupero ideatori del progetto “Yurte in Langa”, un modo nuovo ed ecosostenibile di vivere il turismo nelle Langhe.
Quest’anno il riconoscimento acquisisce un senso in più vantando la novità (e l’ambizione) di assegnare la targa ai “Personaggi di Langa” alle figure che hanno contribuito in vari ambiti al prestigio e alla conoscenza della Langa nel mondo. E i fotografi Bruno Murialdo e Severino Marcato sono senz’altro due dei principali protagonisti del racconto del territorio. Innamorati delle Langhe e della fotografia. «Da anni, con impegno, dedizione e professionalità, documentano i momenti di vita, l’evoluzione, ma anche le tradizione e le peculiarità del territorio promuovendo l’immagine della “Granda” nel mondo. Entrambi, attraverso approcci ed esperienze differenti, hanno contribuito a realizzare progetti significativi e di alto valore sociale».
Bruno Murialdo, nato a Genova, considera da sempre la terra di suo padre, originario di Gorzegno nell’Alta langa, la “sua” terra. Cresce in Cile, dove la famiglia si trasferisce nel 1955 per costruirsi una nuova vita dopo la guerra. Il rientro in Piemonte, nell’Alta Langa, è targato 1962. Durante il viaggio il giovane Murialdo si innamora della fotografia, conosce il fotografo Aldo Agnelli e ne diventa allievo. Negli anni ‘70 inizia l’attività di fotoreporter dall’America Latina, Cuba, la Russia, il sud Italia. Suoi reportage vengono pubblicati su riviste nazionali e internazionali.
Da segnalare le collaborazioni con le riviste Epoca, Famiglia Cristiana, Linea d’Ombra, Oggi (per citarne alcuni), i quotidiani quali La Stampa, La Repubblica, il Corriere della Sera (e tante altre) pubblicano diversi suoi reportage e storie. Collabora con Sandro Bolchi, lo scrittore Danilo Manera. Racconta la terra della Malora di Beppe Fenoglio, Nuto Revelli, Rigoni Stern. Tantissimi sono i libri fotografici pubblicati.
“I paesaggi del vino e del cielo” (Edizioni Langhe Roero Monferrato), instancabile il racconto della sua terra e del suo territorio.
Come instancabile è la testimonianza di Severino Marcato, documentatore costante per Gazzetta d’Alba degli eventi che raccontano il territorio e la comunità della quale è egli stesso, con il suo lavoro, memoria storica. Un fotografo sensibile, innamorato del suo lavoro, la cui forza risiede nella profonda fede religiosa che spesso lo ha portato a raccontare la vita e le sofferenze degli ultimi del mondo. E che è stata determinante per moltissimi reportage di Famiglia Cristiana nei paesi più poveri del mondo, impegnato in Africa o nel deserto del Ciad dove ha saputo portare anche aiuti raccogliendo soldi e mezzi per la comunità di padre Vincenzo dell’Ordine dei Camilliani, attiva in quei territori. Due fotografi che per sensibilità e affinità, sono stati testimoni di un tempo, le cui strade si sono incrociate più volte per un reportage in Burkina Faso, per esempio, o durante l’alluvione che travolse Alba e le Langhe nel 1994. Due “Personaggi di Langa” e di valore, dunque, un esempio per chi opera nel mondo della fotografia e dell’informazione.