Appuntamento con il Premio dell’Alta Langa il 18 giugno a Bosia.

Sarà la cucina tradizionale di Langa il tema al centro dell’attenzione dell’Ancalau 2023, l’evento che ogni anno a Bosia, in Alta Langa, premia con 10 mila euro la start up più innovativa tra quelle che sono arrivate in finale dopo una severa selezione.

L’appuntamento è il 18 giugno, ma già oggi chi arriva a Bosia viene accolto da un nuovo murale dell’artista Silver Veglia a un precursore bosiese: Cesare Magliano, che dopo un soggiorno decennale nella Parigi degli anni ’30 tornò al paese carico di idee, scoprendo ricchezze e sapori di quella cucina e avviò il famoso ristorante «Rifornimento delle Pance Vuote» tappa d’obbligo di imprenditori, commendatori e monsignori che nell’Italia appena rinata dalle distruzioni scoprirono il piacere di vivere attraverso le meraviglie di quella cucina.

La giornata inizierà con un omaggio al fuoriclasse della cucina Cesare Giaccone accogliendolo nella Hall of Fame a giaco del designer Giorgetto Giugiaro, del scrittore Premio Strega Ernesto Ferrero, dell’alpinista e scrittore Mauro Corona. Il riconoscimento al cuoco di Albaretto Torre sarà consegnato dalla barista Maria Teresa Mascarello, un una «laudario» da parte del giornalista Luigi Bugliano, amico e cantore dell’estro di Cesare e autore con Luciano Bertello di due opere editoriali (Sorì edizioni) con le foto di Bruno Murialdo.

La mattinata proseguirà con un convegno al quale interverranno testimoni di rilievo del mondo della cucina quali Oscar Farinetti, Davide Rampello, Gianni Revello, Piercarlo Grimaldi, Paolo Gula e Fulvio Marino.

«La cucina di Langa è centrale nel sistema Langa. È la sua ispiratrice. Senza di lei forse anche il tartufo, i grandi vini e l’ospitalità stellata non avrebbero potuto ottenere il successo che oggi hanno» dice Ettore Secco, sindaco di Bosia. Silvio Saffirio, presidente dell’associazione culturale Ancalau: «Intavolare una riflessione sulla nostra cucina significa ricordare e onorare un debito di riconoscenza verso le creatrici di quegli abbinamenti sapienti e di quelle ricette non scritte. Furono le nostre bisnonne, nonne e madri. Coltivarono l’arte di fare grandi cose con niente e sono loro le preme e più autentiche “ancalau”».

Al termine del convegno sarà attribuito al Consorzio del Roccaverano Dop e al suo presidente Fabrizio Garbarino il Premio Ancalau «lavoro&ambiente» 2023.

Nel pomeriggio, la consegna del Premio Ancalau «local/global» a Roberto Cerrato, direttore dell’Ente che presiede ai paesaggi vitivinicoli Unesco di Langhe-Roero-Monferrato.