Premiato un progetto di guida autonoma per i mezzi agricoli
Anostra si è aggiudicato i 10mila euro messi in palio per il Premio Ancalau, la manifestazione ideata nel 2014 da Silvio Saffirio e dal sindaco Ettore Secco.
Il progetto è stato presentato da Giuseppe Castellitto, Tiziano Lombardi, Matteo Ricci e Andrea Perelli, provenienti dalla Ciociaria. Si tratta di un sistema hardware e software che permetta la guida autonoma sulle macchine agricole tradizionali.
«L’operatore può programmare su una mappa le lavorazioni da eseguire e delimitare le aree in cui effettuarle, calcolando quindi i movimenti ottimali necessari», spiegano gli ideatori.
È questo il risultato del torneo delle idee che ha registrato la partecipazione di 49 progetti, di cui cinque ammessi alla finale. «Viene spontaneo apprezzarli tutti, ma siamo obbligati a fare una scelta che non è mai facile», afferma Saffirio.
La giuria, presieduta da Oscar Farinetti, ha dovuto operare una valutazione approfondita, stante la qualità dei progetti. Aggiunge Saffirio: «Negli anni abbiamo osservato un accentuato grado di sportività tra i contendenti con la nascita di amicizie e collegamenti proficui».
Il riconoscimento Local-global è andato a Roberto Cerrato per il sito Unesco di Langhe-Roero e Monferrato, mentre Fabrizio Garbarino ha ritirato il premio Lavoro e ambiente in qualità di presidente del consorzio del formaggio Roccaverano Dop. Al cuoco-artista di Albaretto della Torre, Cesare Giaccone, è stata attribuita la Hall of fame dell’Ancalau, mentre Bruno Murialdo e il nostro Severino Marcato, entrambi apprezzati fotografi, hanno ricevuto dall’editore Carlo Borsalino la targa Idea dedicata ai personaggi di Langa.
È stato anche inaugurato il nono murale realizzato dall’artista Silver e dedicato a Cesare Magliano, titolare dello storico ristorante Rifornimento pance vuote.
Conclude Saffirio: «l’Ancalau nasce dalle profondità dello spirito laghetto, prudente e sfidante al tempo stesso. Alle moderne tecnologie che figurano tra i progetti in competizione si contrappone l’espressione di un’indomabile anima contadina incline a misurarsi senza complessi con il progresso».