Il premio è stato consegnato ieri (18 giugno 2023) a un gruppo di giovani nella giornata di festa a Bosia.
Si chiama «Anostra» ed è un sistema che combina hardware e software per permettere la guida autonoma sulle macchine agricole tradizionali. L’operatore può programmare su una mappa le lavorazioni da eseguire e delimitare le aree in cui effettuarle, calcolando quindi i movimenti necessari. È questa la startup che ha vinto la nona edizione dell’Ancalau, mi premio nato a Bosia, sulle colline dell’Alta Langa cuneese, per dare visibilità e incoraggiare lo spirito creativo delle nuove generazioni e la capacità di ideare progetti di start up innovative, purché siano sviluppabili su basi imprenditoriali.
Ideato in forma indipendente da un team di tre informatici e un ingegnere meccanico laziali e abruzzesi, «Anostra» ha convinto la giuria presieduta dall’imprenditore Oscar Farinetti e composta, tra gli altri, dal presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna, aggiudicandosi un assegno di 10 mila euro messo in palio da Eataly.
«Siamo felicissimi di aver visto riconosciuto il nostro lavoro – dice Giuseppe Castellitto, – ingegnere meccanico giunto in Alta Langa dalla Ciociaria laziali insieme a Tiziano Lombardi -. Il nostro obiettivo è quello di rivoluzionare il mondo dell’agritech dando la possibilità di guida autonoma anche ai mezzi già in uso, a prezzi accessibili. Useremo questi soldi per sviluppare al più presto il nostro prototipo».
Per il presidente Farinetti, «è stato premiato un progetto che ha caratteristiche di solidità e fattibilità molto chiare, ma anche una buona dose di utopia in un campo vasto e profondamente legato al nostro mondo, con la convinzione che il futuro dell’Italia è nell’agricoltura biologica».
Ma intorno all’Ancalau è cresciuta una vera costellazione di altri premi e avvenimenti culturali e popolari, che per due giorni hanno trasformato Bosia in una sorta di simbolo di intraprendenza, della tenacia e della voglia di osare. Ieri mattina, l’evento è iniziato con un omaggio alla cucina tradizionale di Langa, oggi amata e ricercata da un turismo in prepotente crescita. E lo ha fatto tramite il murale che l’artista Silver Veglia ha dedicato a Cesare Magliano, personaggio eclettico che dopo un soggiorno decennale nella Parigi degli anni ’30 tornò a Bosia e avviò il celebre ristorante «Rifornimento Pance Vuote». Ancora più eclettico è Cesare Giaccone di Albaretto Torre, il fuoriclasse dei fornelli e dei pennelli che ha ricevuto un premio alla carriera al termine del convegno «La Cucina di Langa, presidio e forza del territorio» con gli interventi di testimoni di rilievo del mondo della cucina quali Davide Rampello, Paola Gula e Piercarlo Grimaldi.
Al Consorzio del Roccaverano Dop e al suo presidente Fabrizio Garbarino è stato attribuito il Premio Ancalau «lavoro&ambiente», mentre il riconoscimento «local/global» è andato a Roberto Cerrato, direttore dell’Ente che presiede ai paesaggi vitivinicoli Unesco di Langhe-Roero-Monferrato.
«Oggi constatiamo con soddisfazione che il nostro Torneo delle Idee dei giovani ha ormai conquistato una platea nazionale – dicono il sindaco di Bosia, Ettore Secco, e il pubblicitario Silvio Saffirio, uno dei fondatori dell’evento-.
Il Premio Ancalau rappresenta una vetrina di visibilità concreta, e come già accaduto in passato, siamo sicuri che anche altri progetti oltre al vincitore riscuoteranno interesse e finanziamenti».